Friday, July 17, 2009

Petizione per avere Grillo alla segreteria del PD. Così finalmente alle prossime politiche avremo un confronto tra un comico ed un buffone

Da tempo non scrivo sul mio blog... ma oggi mi va di farlo.

Premessa:
non amo Grillo, lo trovo un demagogo e per natura diffido di qualunque populista, di qualunque fede egli sia. Devo anche precisare che voto da sempre, dai miei 18 anni, per il partito che oggi si chiama PD, passando per tutte le sue declinazioni, fiero di aver votato PCI e Berlinguer, un po' meno per tutti quelli che indegnamente lo hanno seguito.

Oggi mi trovo ad ascoltare le argomentazioni, più o meno sostanziali, con le quali si cerca di sbarrare la strada ad una persona che chiede solo una cosa: partecipare ad una competizione elettorale democratica.

Lo fa una classe dirigente che da 15 anni a questa parte è incapace di reagire ad un'altra parte politica che non è rappresentata da un pensiero, ma da una persona con tanti e tali problemi che una leadership forte, appena appena in grado di argomentare un pensiero, avrebbe dovuto cancellare (democraticamente) dalla scena politica.

Invece quest'uomo appare in ottima salute e visto da buona parte dell'Italia come un mito, illuminato dal buio dei propri oppositori politici.

Ma torniamo al tema... non so se formalmente Grillo abbia le carte in regola per concorrere, ma un partito non è lo Stato e le regole devono essere certamente rispettate se servono da contrappeso, in questo caso le regole sembrano fatte solo per precostituire una difesa, credo che ognuno debba essere messo nella condizione di dire la sua e di concorrere per un ruolo, se gli iscritti lo premieranno bene, altrimenti tornerà da dove è venuto.

Un partito non è di qualcuno, sia esso un gruppo dirigente o un semplice iscritto, un partito è di tutti, anche di chi solo lo vota. E' lo stesso concetto per cui il proprietario di una azienda non può fare quello che vuole, ma ha dei doveri nei confronti di chi ci lavora e partecipa alla costruzione del valore di quella azienda.

Allora lasciate che la gente voti, si esprima... anche su Grillo.

O è proprio di questo che hanno paura??

Ma poi... di cosa hanno paura??? Di essere sconfitti da un comico?? Certo sarebbe umiliante per loro, ma sarebbe ancora più umiliante che un partito fosse diretto da persone non in grado di oppore idee concrete ad un comico demagogo.

Signori, in questo caso siete veramente molto più bravi di Grillo, come comici intendo, state facendo ridere tutti, quindi smettetela ed accettate il confronto, la gente non capisce perchè non permettete loro di esprimere un parere in totale libertà, siete lontani dalla gente e ve ne allontanate sempre di più.

Ciechi e sordi.

Certo dovesse vincere Grillo sarebbe triste.. per questo martoriato partito, in cui non si riesce a trovare più una persona in grado di parlare di cose nuove... e peggio ancora per questo paese, che alle prossime elezioni politiche si troverebbe a dover scegliere tra un buffone ed un comico..

madkim.

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Wednesday, October 22, 2008

Storie di Ordinario Razzismo. Milano, metropolitana verde, un ragazzotto se la prende con una ragazza Rom che canta.

Da tanto non scrivevo... ma oggi non posso farne a meno.

Sono appena sceso dalla metropolitana milanese, linea verde Ore 12. una ragazza rom, decorosamente vestita, canta con buona voce una pessima (per me!) canzone della Pausini, con l’ausilio di un altoparlante e della base musicale.

Dopo poco un ragazzo (fine liceo, inizi università), abiti firmati da capo a piedi, l’apostrofa in malo modo, intimandole di smettere di perché da fastidio. Lei, con discrezione, non risponde alla provocazione, ringrazia ed interrompe la musica, ma due ragazze sudamericane davanti a me la rincuorano e le dicono che è brava ad alta voce applaudendola. Qualcuno (pochi) si aggiunge all’applauso e le ragazze rimproverano il bamboccione per essersi comportato male, impedendo alla ragazza di finire il suo lavoro.

Il bamboccione, il cui coraggio si estingue immediatamente quando finisce la sua presunta consapevolezza di superiorità nei confronti di una sola ragazza, esile e minuta, borbotta scuse insulse e arrossisce come un peperone.

Un signore, ben distinto, alza la voce dal fondo, obiettando che questo non è lavoro, perché non paga le tasse. Mi chiedo se lo stesso signore si è mai indignato, alla stessa maniera, per l’arrivo al governo di persone che professano l’evasione delle tasse e ne usufruiscono per ben altri importi.

Da quel momento le ragazze abbandonano quel minimo di precauzione che avevano avuto fino ad allora e chiamano la cosa con il proprio nome: “razzismo”. Il bamboccione obietta che lui sentiva era solo infastidito dalla musica e che non è razzista, ma le ragazze lo incalzano e dicono che queste sceneggiate le fanno solo gli italiani, il signore per un paio di volte ancora parla delle tasse, ma il tono della sua voce scende in maniera esponenziale, fino ad arrivare al silenzio.

Neppure il coraggio di essere coerenti

Brava: alla ragazze che con coraggio hanno mostrato solidarietà ad una persona in difficoltà

Brave: alle persone che hanno applaudito

Brava: alla ragazza rom che non ha dato peso alla provocazione ed ha risposto con gentilezza

Pessimo: al ragazzo, anche se forse anche lui è vittima di tanti che fanno propaganda per arrivare ad una poltrona da onorevole

Pessimo: al signore... probabilmente legge il Giornale e non ha neanche la giustificazione dell’età

Insufficiente: a quelli che non hanno mostrato neppure un po’ di sdegno

Insufficiente: a me, perché, pur dimostrando solidarietà alla ragazza, andandole a portare una moneta e guardando fisso negli occhi il ragazzino, non ho avuto la prontezza di far sentire la mia voce. Non amo discutere di cose generate solo da ignoranza, ma talvolta la voce occorre alzarla.

Potessi tornerei indietro.

Non si fa violenza solo picchiando qualcuno che è diverso da noi, ma anche con gesti quotidiani, ispirati dalla noia o dall’infantile voglia di “essere”, mentre “essere” una persona è ben altra cosa.

Povera Italia, poveri noi, come siamo caduti in basso.

Wednesday, July 30, 2008

Resistere resistere resistere

Sono passati alcuni mesi dalle elezioni, è da allora che non scrivo una riga, l'esito ha prosciugato la mia capacità di scherzare su cose serie.

Per qualche mese mi sono illuso che questa volta non ci sarebbe stato il consueto assalto alla diligenza, ma ormai è tornato fuori l'istinto di questi signori, ministri pagati dallo stato che alzano il medio all'indirizzo dell'inno nazionale.

Ho sincera allergia ai simboli, come la bandiera o l'inno, ma ancora di più sono allergico ad uomini la cui coerenza è solo una virtù da sbandierare nei discorsi e non da praticare, come quella dei grandi difensori della fede per i quali i precetti sulla famiglia sono una regola che vale solo per altri.

Per non parlare "dell'uomo insofferente" a qualunque regola che ahimè molti italiani hanno eretto a modello. Le tasse sono immorali, il giudizio dei giudici un cancro e parcheggiare la macchina in seconda fila un diritto divino per i più furbi.

Wednesday, March 12, 2008

Tu chiamale se vuoi Elezioni.... Il volume 2 delle migliori interpretazioni dei nostri politici

Eh si... il tanto atteso secondo volume di canzoni incise dai politici per beneficenza è finalmente arrivato nei migliori negozi di dischi.... anche in questo caso si tratta di interpretazioni incredibili di pezzi veramente significativi

Presentato da Pippo Baudo Mastella Clemente canta un classico del repertorio italiano “IO vagabondo che sono io... “ lo dirige la moglie Sandra Lonardo

Dini Lamberto punta invece sulla canzone impegnata di De Andrè “una gamba qua una gamba ... quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino...” lo dirige ...la moglie Donatella!!!








Lady destra Santanchè... beh è stato il pezzo più lungamente atteso dal discografico, ci hanno pensato e ripensato, ma l’unica cosa nuova che gli veniva in mente, negli ultimi 60 anni, era “faccetta nera... bella abissina..”. Il produtttore ha consigliato una meno compromettente “sei diventata nera nera nera...” e lady Daniela ha addirittura sfoggiato una vistosa camicia ROSSAAAA

Monday, March 10, 2008

Tu chiamale se vuoi Elezioni.... Anche i politici si mobilitano finalmente per fare beneficenza!!!

Finalmente possiamo parlare bene dei politici per un'iniziativa di beneficenza. Visto che alle prossime elezioni molti perderanno la poltrona si è deciso di incidere un disco i cui proventi andranno ad aiutare questi poverini. Il disco di chiamerà

"Tu chiamale se vuoi.... Elezioni...."

Siamo in grado in anteprima di raccontarvi di alcuni pezzzi contenuti nel prezioso volume:

Berlusconi Silvio esegue accompagnato dal fido Apicella: “nessuno mi può giudicare nemmeno tu.... “ dirige, nell’ombra, il maestro Dell’Utri.













Il compagno Uolter dedicherà a Giuni Russo la sua interpretazione, “quest’estate ce ne andremo al mare...”.






Il socialista Boselli interpreterà invece del grande Modugno, “siamo rimasti in tre... tre somari e tre briganti..”. non dirige nessuno perchè sono troppo pochi per mettere su un’orchestra.


Tuesday, March 4, 2008

La campagna di Casini

L'UDC di Casini vuole differenziarsi dai due big puntando su temi sociali, quale il re-inserimento di ex detenuti nel tessuto produttivo del nostro paese. Dal momento che è sempre meglio prevenire che combattere, ha pensato a personaggi che "rischiano"... Ma il copyrighter della campagna ha combinato un pò' di casini (banale questa ...) .
Ha rispolverato il vecchio slogan "io c'entro" e scelto come location delle foto la centralissima via S.Vittore a Milano. E' sembrato di cattivo augurio

Allora ci si è orientati per uno sfondo neutro ed un nuovo slogan "i professionisti di Casini!!"



Rumors dicono che per ottenere la candidatura anche Corona si sia autodenunciato per farsi beccare con banconote false e pistola.

Monday, February 18, 2008

Se Berlusconi sbaglia i conti

Chiacchierando con un amico giornalista sabato cominciavamo a fare un'ipotesi impensabile la settimana prima... e se i sondaggisti di Berlusconi avessero accecato Silvio...??? ragionando solo di numeri e non di politica si corre il rischio di sbagliar di conto... oggi ne ho trovato conferma sul blog di Gad Lerner ....come diceva Trosi con Benigni... "ma 9 per 9 farà 81?"