Wednesday, January 30, 2008

Piazza Bella Piazza

Piazza!!! La invoca Berlusconi per milioni di persone che vogliono le elezioni, la invoca Formigoni sempre per milioni (?) di persone per salvare Malpensa (ed i suoi appalti), Bossi la vuole riempire di fucili.

Per i più “vecchi” piazza bella piazza evoca la canzone sui momenti bui della nostra repubblica, era cantata da Lolli, un cantautore di sinistra famoso negli anni 70.

Si, perchè la “piazza” è sempre stata un luogo di sinistra, sinistra-sinistra, dell’onda lunga che montava per difendere la democrazia da chi, nella stessa piazza, quella democrazia voleva, per lo meno, piegarla ai propri interessi, in piazza Fontana, piazza della Loggia, nella piazza della stazione di Bologna.

C’erano anche pezzi dello stato italiano tra loro e di quegli stati che si definiscono “amici”. C’erano le logge ed i loro iscritti.

In una piazza si è spenta anche la speranza di una vera sinistra, con il suono delle parole che cominciavano ad impastarsi nella bocca di Berlinguer, mentre si accasciava.

Internet non esisteva, e la piazza era il luogo dove chi non aveva spazio in TV faceva sentire la sua voce ,per difendere i diritti, ma non era una piazza che “marciava” contro qualcuno, era un presidio.

Per togliere un simbolo alla sinistra il Berlusconi all’opposizione ha voluto occupare anche lui la “piazza”, proprio quella storica del Primo Maggio. In piazza un popolo intero è stato manganellato a Genova, per dimostrare che era un popolo violento, mentre i veri violenti, i pochi black bloc, addirittura chiacchieravano tranquilli. Non ne hanno preso uno.

In piazza un ragazzo ed un giovane carabiniere sono stati triturati in un gioco giocato da altri.

Poi il post-rivoluzionario Berluska ha cominciato ad arringare da un predellino di un auto, una mercedes ovviamente, non come Eltsin, ma si sa... lo stile è sempre lo stile.

Sono in difficoltà quindi a dire che non è giusto andare in piazza, ma non mi piace quando viene usata come una clava. Soprattutto da chi nell’altra mano agita già la clava delle televisioni. Quelle in cui raccomanda una fighetta per una fiction in cambio di un voto al senato.

"Piazza bella piazza" C.Lolli - 1976

Piazza, bella piazza, ci passò una lepre pazza...

Ci passarono dieci morti
i tacchi, e i legni degli ufficiali,
teste calve, politicanti
un metro e mezzo senza le ali,
ci passai con la barba lunga
per coprire le mie vergogne,
ci passai con i pugni in tasca
senza sassi per le carogne.
[...]
Ci passarono le bandiere
un torrente di confusioni
in cui sentivo che rinasceva
l'energia dei miei giorni buoni,
ed eravamo davvero tanti,
eravamo davvero forti,
una sola contraddizione:
quella fila, quei dieci morti.

Friday, January 25, 2008

Non votateli più

Vi prego... che siano a destra o a sinistra alla prossima tornata elettorale..



Mastella Clemente
da quando la moglie ha guai con la giustizia ha cominciato far ballare il governo




Dini Lamberto.
da quando la moglie ha guai con la giustizia ha cominciato far ballare il governo








Turigliatto Franco
Si è fatto eleggere ma ha cominciato subito far ballare il governo





Fisichella Domenico
Lui balla da sempre, prima in AN, poi si fa eleggere con i nostri voti nella Margherita e poi scende dal carro appena può.




ovviamente tutti candidati di diritto al premio poco nobel del 2008

Wednesday, January 23, 2008

Lettera al compagno Turigliatto

Caro compagno Turigliatto,
voto a sinistra da quando alle elementari bisognava eleggere la suora più buona... il mio voto era sempre per quella progressista ed affettuosa.

Ho seguito il percorso del partito, convinto che solo l'unità da un po' di forza. Probabilmente un po' malvolentieri, perchè da quando non c'è più l'Enrico mi trovo disorientato, Achille, Massimo ed il compagno "Uolter" non mi hanno mai entusiasmato.

So che questo è un governo che non si capisce bene che fa, ne come è collocato, insomma non fa "cose di sinistra" e tu tra poco voterai compagno Turigliatto e hai detto che voterai contro la fiducia...

Ebbene compagno ripensaci... non regalarci altri cinque anni di nani e ballerine.

Quando sei stato eletto hai avuto mandato di difendere i lavoratori, votando a favore non farai un granchè a favore, ma sicuramente niente contro, sarà il minore dei mali.

Pensaci compagno Turigliatto, pensa a quello che potrebbe succedere:

-un altro massacro come a Genova
-un'altro presidente del consiglio che mette le sue persone alla Rai (azienda di tutti gli italiani) per favorire le sue reti e poi chiama per piazzare le sue amichette
-un'altro presidente di regione che festeggia per essere stato condannato a 5 anni per aver aiutato mafiosi (ma non la mafia)
-un gruppo di parlamentari "piegati" che per compiacere il Papa metteranno mano alla legge sull'aborto
-La Moratti che torna ministro e vieta le scuole ai figli dei clandestini come a Milano

Pensa solo a questo campagno Turigliatto, se Prodi cadrà quello che prenderà il suo posto potrebbe seguire ancora una volta un presidente americano bisognoso di consensi e di commesse per le aziende degli amici in un'altra guerra con uno stato "canaglia".

Ecco compagno... potresti evitare decine di migliaia di vittime civili. Pensaci..

Compagno... la vita ci chiede di fare cose che non ci piacciono... anche ai partigiani credo non piacesse vivere in montagna e sparare ad un'altro essere umano.. l'han fatto per evitare il peggio.... lo so questo ci rende un po' prigionieri.. ma cerca di vedere il lato buono.... ci siamo liberati di Mastella...

Pensaci compagno...

Con rispetto comunque per le tue scelte: Kim il matto.

Tuesday, January 22, 2008

Asilo per tutti!!!!

La sindachessa Moratti, manager prestata (ma da chi???) alla politica aveva negato l'iscrizione nelle materne parificate ai figli di immigrati non in regola, definendolo "inutile pietismo". Il Ministro aveva minacciato di revocare lo status di paritario. Ieri è stato revocato, speriamo che la Moratti, colpita nell'unica cosa che capisce (i soldi!!) restituisca il diritto allo studio ai bambini.

La Chiesa Politica

Ieri una serie di notizie ha agitato la mia sensibilità di cattolico che non si riconosce nell’azione “politica” di questa Chiesa.

I giornali riportavano l’intervista ad uno dei firmatari del famoso appello contro il Papa alla Sapienza, la sua opinione era che nessuno aveva voluto impedire la presenza del Papa, quanto contestato l’opportunità della sua lezione all’inaugurazione dell’anno accademico.

Sono stato tra quelli che ha pensato che questi professori avessero fatto una cosa sbagliata e paradossale per difendere il diritto alla parola della scienza nei confronti delle ingerenze della Chiesa. Nel senso che, pur ritenendo vero ciò che questi professori affermavano, pensavo che la loro protesta fosse poco opportuna. Aveva dato la possibilità di inscenare una clamorosa boutade in cui veniva rappresentata la censura ad un Papa che dispone di televisioni e radio, ad una gerarchia ecclesiastica che dispone di legioni di parlamentari sovrastimate rispetto all’attuale ruolo dei cattolici nella vita degli italiani.

Ma veramente credete che il Papa poteva fermarsi per l’opposizione di 67 professori di 4500 e di 300 studenti su 150.000?

Suvvia... le favole raccontiamole ai bambini...

La “Gerarchia” ha voluto creare il caso, non sono d’accordo con Magdi Allam che proprio su questo tema dice “Perché se questa minoranza di fanatici ideologizzati e violenti è in grado di conseguire il suo scopo, significa che la maggioranza si è di fatto arresa all'arbitrio e alla tirannia della minoranza” .

Nessuno si era arreso e la maggior parte delle persone era favorevole all’intervento del Papa, se lui fosse andato avrebbe parlato e fuori i ragazzi avrebbero contestato. Non è questa la democrazia? Parli Papa ma anche chi non è d’accordo.

Invece siamo al paradosso che la difesa del diritto alla parola vale per il Papa (che per altro si difende benissimo da solo..) e non per chi non è d’accordo. Qualche stupido arriva a chiedere addirittura il licenziamento dei professori... ecco questa non è democrazia.

Un altra notizia riguardava proprio la politicizzazione dell’Angelus.. una classe politica intera che ha paura della forza della Chiesa si è presentata in una funzione religiosa per manifestare la solidarietà al Papa... ma non dovrebbero essere distinti i momenti dell’anima e quelli della politica? Da destra a sinistra, da Borghenzio a Rutelli, da Casini a Fioroni agli immancabili Andreotti e Mastella.

Non sarebbe stato meglio che i vari porporati dicessero ai nostri politici di manifestare in una occasione diversa. No, anzi se ne sono compiaciuti.

Fa parte della loro azione politica.

Patetico vedere il corteo di ex-comunisti, ex-radicali, ex-sposati, multifamiglie e assolti per prescrizione prostrarsi per dire “io c’ero”. La classe politica è allo sfascio e si sa, ma anche la Chiesa, per quella parte del suo "essere soggetto politico", ne fa parte e ne subisce le conseguenze.

Le chiese si svuotano, i preti diminuiscono e l’ultima notizia di ieri che volevo citare è quella che riporta che anche la Chiesa, quale Istituzione, ormai è considerata autorevole da meno del 50% degli italiani, con un netto calo rispetto all’anno precedente. Solo in parlamento esiste una rappresentanza sproporzionata alla reale presenza della Chiesa nella società, segno che questa rappresentanza è funzionale solo al mantenimento del potere, che potrebbe essere messo a repentaglio (per politici deboli come i nostri) da una forte azione di contrasto proprio da parte della Chiesa. Come in altri celebri casi è la forza mediatica della Chiesa oggi la sua forza politica, altro che Papa censurato...

La Chiesa, o meglio i politici della Chiesa, anziani uomini cresciuti confrontandosi solo tra uomini e secondo logiche proprie della politica, sono lontani dalla società civile, non ne raccolgono le istanze e cercano solo di esprimere la propria forza. Lo hanno dimostrato negli ultimi referendum, costoro, consapevoli di non avere la forza di vincere con le loro idee non hanno “affermato” un’idea, sono ricorsi all’astensione per vincere. Proprio come Craxi che invitava ad andare al mare.

A leggere tutte queste notizie mi sono “quasi” pentito di non essere stato d’accordo con quei professori, ma per fortuna sul giornale di ieri veniva riportato anche un discorso del Cardinale Tettamanzi sulla comprensione dei dolori delle separazioni e dei divorzi.. ma questo è (per fortuna) tutto un altro post.

Monday, January 21, 2008

Ho stretto la mano a Mastella


No. Non sono stato eletto al parlamento, ma ognuno ha luoghi oscuri nel proprio passato, io li avevo rimossi ma l’attualità politica li ha riportati a galla.

Al liceo ho votato qualche volta le mozioni proposte da Alfonso Pecoraro mentre un giorno mi sono ritrovato per lavoro in una struttura d’ospitalità gestita da un qualche ente ecclesiastico. In quel momento arrivò Clemente da Ceppaloni, con al seguito un codazzo di discepoli festanti, nei corridoi, come Mosè con le acque del mar rosso, Clem fendeva i presenti senza negare una stretta di mano ad alcuno...

Ma alla fine del corridoio c’ero io... intrappolato dalla moltitudine..

Con sorriso ecumenico ha allungato la mano verso di me... ed io ho pensato: “che fare?”. Rifiutare il gesto di pace del ex-delfino di Ciriaco da Nusco, ma dove scappare poi... mentre il terrore mi assaliva ho preso l’unica decisione possibile, ho stretto al petto il portafogli (non si sa mai...) allungando a mia volta la mano.

Ecco... possono questi episodi condizionare oggi le mie scelte... per evitare di rinnegare il passato?

Voterei per loro oggi (se veramente fossi parlamentare)??

Poi un’altro pensiero mi assale, come in un sogno, guardo alla mia destra e vedo Bossi e le sua armate bergamasche, Il Berlusca e la parata di nani e ballerine, dagli ex-comunisti Bondi, Pera e Ferrara (ormai ardenti difensori del cristianesimo pre-conciliare), agli eredi del socialismo rampante con in testa De Michelis...

Li guardo, poi abbasso mesto lo sguardo... ...so che anche oggi toccherà turarmi il naso e votarli per difendere il mio spazio di libertà.

Prigioniero di un sogno....

Thursday, January 17, 2008

Nomination pocoNobel 2008

Caspita!!! i giudici non hanno fatto a tempo a riunirsi per il premio pocoNobel 2007 che già si affollano i pretendenti per l'assegnazione del 2008...

Il Papa e gli studenti e professori della Sapienza, certamente al pocoNobel per la pace.
L'uno dimostrando che si può parlare male dell'Islam, su una legge approvata direttamente dagli italiani (ricordate anni fa??? quell'evento chiamato referendum) e di Roma (salvo ritrattare... ma chi lo consiglia? Berlusconi?) e poi amareggiarsi perchè non lo vogliono alle cerimonie... (ah come disperdere l'eredità di un Papa amato da tantissimi e sicuramente rispettato anche da chi non lo amava)

Gli altri perchè per combattere l'intolleranza ricorrono all'intolleranza. Spiegate, a questi professori in particolare (ma per favore non parliamo di cattivi maestri per ghettizzarli), che è lo stesso concetto con cui Bush ha giustificato le sue guerre preventive...

Clemente Mastella e Famiglia. Per l'economia...
Hanno insegnato al mondo come gestire uno Stato come la propria famiglia, o meglio, hanno gestito in famiglia uno Stato.

E siamo solo a gennaio ...

leggi i pocoNobel 2007....

Wednesday, January 16, 2008

Assegnati i premi pocoNobel per il 2007

Dopo una una lunga ma serena discussione (tra me e me stesso) sono stati assegnati i premi pocoNobel per il 2007



Per la medicina
All’onorevole Mele, che ha dimostrato che un uomo, che segue sane (e morigerate) abitudini di vita, ha migliori possibilità di resistere a situazioni determinate da convergenti fattori di stress, quali sesso droga e rock & roll. Ha testato a proprio rischio questa teoria, verificando che le prestazioni fisiche non hanno avuto alcun calo e consentito una fuga veloce.
Unico effetto collaterale rilevato è stato la perdita di memoria successiva al test, infatti l'onorevole non ricordava più nulla...


Per la fisica
A Lambertow Dini, l’amerikano, che ha dimostrato come è possibile rimanere in equilibrio tra due poli opposti, e proiettare di se stessi un’immagine olografica (seria???) molto diversa dalla realtà.


Per la matematica
All’onorevole Silvio Berlusconi, per aver dimostrato che l’assunto “la matematica non è un’opinione” è falsa, grazie al noto esperimento dei “gazebo” che ha fatto salire i voti raccolti da zero a otto milioni con una funzione tendente all’infinito.


Per la letteratura
Alla teodem Binetti, perché è riuscita ad inventare una storia in cui una persona vissuta nel medioevo riesce a farsi eleggere in un partito progressista e di sinistra. Ma come spesso accade, la realtà sorpassa l’immaginazione


Per la pace
A Fabrizio Corona, combattente per la libertà (propria), viene relegato dal regime agli arresti nella sua stessa casa nel centro di Milano. Ma ciò non ferma il coraggioso Fabrizio che dalla finestra arringa ai propri ammiratori radunati dalle tv mediaset, ormai le uniche brigate resistenti per (la casa del) le libertà


Quest’anno poi è stato deciso di istituire un ulteriore premio speciale in considerazione della necessità di individuare modelli macroeconomici sostenibili per il nostro pianeta sull’orlo del disastro.

E’ nato il pocoNobel per l’economia a persone che hanno dimostrato meglio di altri di saper fare bene di conto.


Per l’economia
Ai Savoia, padre e figlio. Al padre, che quando ha “un’oretta libera” va puttane, ma spendendo poco, al figlio che va in tv a fare la parodia di Crozza (che fa Emanuele Filiberto) allo scopo di raccogliere fondi con battute esilaranti quale giustificare la lettera (quella inviata per chiedere il loro rientro in Italia) inviata le presidente Pertini ma indirizzata al “senatore” Pertini; è stata una “dimentichezza” (brillante citazione di Stanlio??) ha detto il principino.
A entrambi, perché rientrati zitti zitti hanno trovato subito il modo di fare 250 milioni di euro (a spese degli italiani)

firmato: Kim il matto

Sunday, January 13, 2008

la politica puzza

Quando la politica puzza più della spazzatura

Napoli soffoca nella spazzatura, i bambini fanno fatica ad andare a scuola ma alcune regioni si sono rifiutate di aiutare a superare l’emergenza e prendersi un po’ di “monnezza”.

Si badi bene questa spazzatura non sarebbe stata mandata in Lombardia per essere distribuita poi nelle strade di Varese. Avrebbe alimentato i famosi termovalorizzatori che producono ricchezza, l’Emilia Romagna ha impianti sotto utilizzati. Se Napoli invia spazzatura e come se gli inviasse un bel po’ di carburante. Mica male...

Per fortuna dopo un primo rifiuto il governatore Formigoni si è reso disponibile a patto di ricevere “assicurazioni”... quali? Non so, vedremo.

Il ricco nord-est invece si oppone in blocco. Caspita!!! Quando non si vuol fare qualcosa che richiede decisioni impegnative si tirano fuori dichiarazioni sulla dannosità del “falso pietismo” (vedi Galan). La realtà è che la solidarietà in questo caso non è popolare, sopratutto nelle regioni più ricche, sembra che più si sta bene e meno si è disponibili ad aiutare gli altri in situazione di emergenza.

“Perché dovremmo prenderci la spazzatura dei napoletani? È colpa loro, se la tengano” questo è il tono dei commenti. E’ vero... qui spesso non ci si indigna a sufficienza, ma credete che la crescita di un popolo può avvenire, dal basso, in contesti di malessere cosi diffuso? Aiutare e insegnare... questa è una soluzione.

La politica deve rappresentare un’eccellenza che guida lungo strade che possono sembrare ostili, a Salerno un sindaco di centro-sinistra (ma che usa metodi da centro-destra) in 15 anni ha cambiato la città, ha fatto crescere il senso civico e non c’è spazzatura nelle strade a 50 km da Napoli, non in Svizzera. Ecco la strada.

Se invece la politica rappresenta la parte peggiore come si può andare avanti?

E non è una questione nord-sud. Faccio un esempio: è vero che in Sicilia veniva eletto Lima (dai siciliani), ma il suo nume tutelare si chiamava Andreotti, onorevole con il quale tutti si sono complimentati per la sua assoluzione, dimenticandosi che quella medesima sentenza prevedeva la prescrizione di reati (quindi riconosciuti). E sodale di Andreotti era Craxi Bettino, eletto a Milano ma fuggito in Tunisia per sfuggire ai giudici, Forlani nato a Pesaro e condannato e Cossiga, sardo doc e... no lui nulla organizzava una rete contro un partito democratico e contro i sindacati (democratici). Ma è stato eletto presidente.

Torniamo comunque alla decisione delle Regioni.
Se aggiungiamo all’impopolarità di prendere una simile decisione anche ragioni politiche legate all’appartenenza ad un diverso schieramento, beh allora non se ne esce più... la politica puzza.

Ma poi scopriamo che anche regioni governate dal centro-sinistra e meridionali si oppongono, allora francamente penso che gli italiani si siano dimenticati dell’articolo 2 della costituzione

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale

Alla fine arriva l’ignoranza. Quella degli ultras che approfittano di situazioni a loro estranee per continuare la loro battaglia contro lo stato, a Napoli e a Cagliari i violenti che provocano disordini vengono dalle curve organizzate, compaiono sui muri scritti che auspicano “100 Raciti”.
Ma questa è un’alta storia, possibile che i politici non vedano che questa è eversione...?

Friday, January 11, 2008

Ho visto manager....



E’ un fatto che l’Italia sia un paese in cui il sistema produttivo fa fatica a rimanere competitivo, e come in uno scaricabarile tutti accusano tutti. Gli imprenditori accusano la politica, la politica gli imprenditori e via discorrendo. Le generalizzazioni sono sempre pericolose ma certamente, con le dovute eccezioni, quando si verificano situazioni diffuse simili qualche malessere deve esistere da qualche parte... della politica è troppo facile (e troppo penoso) parlare...

Io penso che spesso la forza delle aziende viene dal basso, dal cosidetto “capitale umano”, che quotidianamente dedica sforzi ed energie mentali affinchè le cose vadano bene. Ricordo una ricerca americana che indicava proprio nei quadri intermedi i produttori reali di ricchezza e nei manager spesso un freno. Non so con quale metodo scientifico siano arrivati a questa conclusione ma la mia impressione, a pelle, è che avessero ragione.

Tralascio qui considerazioni sul fatto che proprio questo capitale umano avrebbe bisogno di un riconoscimento, di essere coinvolto ed ascoltato nella gestione di una società, perché è vero che chi investe rischia, ma rischia anche chi dedica intensamente il suo lavoro alla riuscita di un progetto collettivo, dove talvolta il rischio è proprio un manager non all’altezza.

Ricordate il tormentone di Bertolino..???

Ho visto...

Ho visto manager che acquistano il prodotto più famoso, anche se più costoso, perché cosi nessuno potrà dirgli che hanno sbagliato...

Ho visto manager che per dissuaderti dall’essere concorrente ti dicono che quella cosa non la venderai mai senza un”appoggio”... ma quando l’hai venduta ...veramente non li ho mai più rivisti....

Ho visto manager che arrivano alle 9.30 in ufficio, se ne tornano a casa a mangiare e poi vanno via sempre prima di te... e tu sei li a fare 10 ore di lavoro... ma ho visto gli stessi manager tirar tardi nelle sere in cui passava il loro capo.... .. ah... ...ho visto lo stesso comportamento in alcuni asili...

Ho visto manager della tua azienda dirti che non c’è futuro per quella tua idea e ti intimano di sospendere ogni attività. Dopo due giorni, quando hai venduto quell’idea, non li ho più rivisti....

Ho visto manager che con semplicità ammettono che “ho fatto il minimo possibile in questo periodo perché non ero d’accordo...”. peccato che nel frattempo gli altri andavano comunque a lavorare, magari il sabato, in quell’azienda con un’organizzazione non gradita al manager.... ah... ho visto... quel manager è stato promosso...

Ho visto manager prendere il manuale di Sun Tzu come un manuale per combattere i colleghi anzicché una guida per affrontare il mercato... il nemico è solo e sempre nella tua azienda per loro.

Ho visto manager organizzare riunioni di progetto il giorno in cui mancava qualcuno, per prendere decisioni che non lo avrebbero visto d’accordo e che il manager non avrebbe saputo argomentare.

Ho visto gli stessi manager far fuori tutti quelli che riuscivano ad articolare un pensiero.. troppo pericoloso quando ti pongono delle domande....

Ho visto manager farsi la guerra senza pensare a chi stava nel mezzo tra di loro... ho visto quello che era nel mezzo finire all’ospedale con le crisi d’ansia...

Ho visto manager utilizzare la propria posizione di forza e non la propria capacità di comandare per condurre persone che facevano bene il proprio lavoro al punto di non ritorno.... fa nulla se a questi poveracci veniva la pressione alta e rischiavano l’infarto...

Ho visto, e questo è il peggio, manager non capire neppure che le loro azioni provocano problemi agli altri... e quando pure arrivano a capirlo... “fottersene...”

Dopo aver visto tutti questo manager ho visto Bill Gates diventare un monopolista un po’ arrogante... dopo aver visto la qualità di questi manager ho capito che è normale cosi... troppo facile...

Ma... ..ho visto anche tante splendide persone lavorare con dedizione ed intensità... spero che un giorno le vedranno anche quei manager...

Thursday, January 10, 2008

Moratti contro Moratti sul diritto all'istruzione

No non parliamo di Inter... il Moratti in questione è la sig.ra Moratti, assicuratrice e banchiera di rango, chiamata per questo (????) a fare il Ministro della Pubblica Istruzione. Da Ministra, donna Letizia nelle sue "linee guida per l'integrazione degli alunni stranieri" confermò quanto diceva un decreto del Presidente della Repubblica nel 1999, che stabiliva il diritto allo studio per i minori stranieri, indipendentemente dalla loro situazione. Come tutti, questo diritto diventa sucessivamente addirittura un obbligo.

Da sindaco di Milano deve averci ripensato... forse convinta dalle fatto che il povero Emanuele Filiberto, italiano irregolare, è stato costretto a studiare in svizzera... si sarà detta per che lui no ed il figlio del peruviano, che senza permesso scarica merci all'ortomercato, può studiare in Italia?

Parità di trattamento!! via tutti i figli degli irregolari, il diritto vale per tutti e che le colpe dei padri ricadano allora sui figli!

Caspita... confesso strano anche per la Moratti, così sollecita verso la comunità di San Patrignano, e quindi sensibile al problema degli emarginati...

Forse è per via della battaglia che Formigoni e i "nordisti" combattono per avere più potere decisionale nel campo dell'istruzione.. questo garantirà la migliore istruzione possibile ai "nordici"... magari in una scuola paritataria... ...magari cattolica.

Mica come a Napoli dove i bambini devo scavalcare anche i sacchetti di immondizia per entrare.

Ah dimenticavo... la cosa riguarda le scuole materne comunali, quindi paritarie, che ricevono contributi statali.

Sono andato a riguardami la Costituzione.. quell'ingombrante libro lasciatoci in eredità...

art 33
" ... Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse

piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.."

art. 34
"La scuola è aperta a tutti.

L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso"

Il pensiero della Moratti:
"Decisioni come quella di accogliere bambini irregolari negli asili comunali alimentano una cultura dell’illegalità che genera purtroppo comportamenti criminali, come le occupazioni abusive"

"Solo chi rispetta le regole va accolto, mettiamo un freno all'inutile buonismo"

articoli (per par condicio)

http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-stranieri/niente-nido/niente-nido.html

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=229576

Tuesday, January 8, 2008

L'operaio della tecnologia

Ho letto di una discussione sul tema "risorse umane ed eccellenza del team" (http://carlobrunoblog.blogspot.com/2008/01/discussione-su-eccellenza-del-team.html) e francamente è impossibile dare torto al pessimismo imperante. Il futuro viene indicato come l'era della "knowledge economy" (leggi Repubblica ) ma da noi, mediamente, le aziende non investono nel personale, più facile sostituire un dipendente con un nuovo, piuttosto che darsi da fare per motivarlo.

Anzi nel cambio l'azienda ci può anche risparmiare due lire e "chissenefrega" della qualità.

L'Italia va a picco ma il vero guaio è che i manager hanno imparato bene dai politici: impossibile farli alzare dalla poltrona

La mappa dei rifiuti tossici in campania

Leggo un' interessante post sul blog di Gianmoenia, http://gianmoenia.com/200801/mappa-rifiuti-tossici-illegali-in-campania/, come è interessante la discussione che si è sviluppata.

Da meridionale noto una certa difficoltà nel capire una realtà, forse poco conosciuta:

"sicuri che non sia colta dei napoletani?".

Certo che la colpa è anche dei napoletani, ma purtroppo esiste un principio su cui si basa il meccanismo del potere. Se lascio che si ignori che è possibile un mondo diverso, per me, la spazzatura per le strade sarà un situazione normale, di cui a lungo andare non mi lamenterò.

Certo che al nord viene aperta una discarica clandestina i cittadini si ribellano, ma c'è tutto un sistema che funziona. A Pianura nonostante le proteste la discarica è rimasta aperta 40 anni e non ci sono ancore le fogne.

E poi... sicuri che "al nord" è diverso? ricordate il caso dell'atrazina nell'acqua della pianura padana? la soluzione fu semplice, alzare i limiti consentiti dalla legge e da allora non è cambiato nulla, la pianura padana risulta essere una delle aree più inquinate da ozono e ossidi di azoto.

Qual'è la differenza? la "monnezza" si vede...

Vivo al nord e vedo la differenza e con quanto detto prima naturalmente non voglio giustificare l'incapacità cronica a ribellarsi, altrimenti si finisce per giustificare tutto, però la realtà è che i grandi progressi sono fortemente determinati da pochi uomini che hanno la capacità e la possibilità di agire sulle leve del potere.

La considerazione finale a questo punto è: quale futuro con Clemente da un lato e Ferrara dall'altro?

Monday, January 7, 2008

La storia infinita

Che tristezza leggere su tutte le prima pagine dei giornali che napoli e dintorni siano ormai diventati un cumulo unico di “munnezza”...

Qualche settimana fa ho visto in tv un reportage su un’altra penosa emergenza, quella del colera in campania nel 1973. Ero ragazzo, eppure allora mi sembrava già di vivere in un incubo... un incubo in cui quello che ritenevo essere un mondo civile veniva proiettato con forza nel fondo di un pozzo, assimilato alle zone del terzo mondo che conoscevo solo dai documentari.

Il ricordo di questo reportage accresce l’amarezza per quello che vedo accadere oggi.

La sensazione è di un passato che non riusciamo a superare. Quel che è peggio è che faccio fatica anche a capire con chi schierarmi. Qualcuno dice che è colpa di Bassolino, qualcun’altro che è tutta colpa della camorra ed altri, di contro, che sono gli ecologisti–talebani i veri protagonisti di questa situazione, accomunati, in una santa alleanza, ad una brigata di vescovi in cerca di consensi.

Mi viene da dar ragione a tutti.

Però quello che non sento dire è che in Campania le amministrazioni locali sono più che altrove il luogo in cui si concentrano le peggiori risorse del territorio. E’ sempre un male generalizzare e certamente esistono tantissime brave persone in tanti comuni, però dalla mia limitata visuale osservo che la res pubblica locale, in un paio di realtà a me vicine, è solo il misero teatro di spartizione di risorse che dovrebbero essere di tutti.

E non parlo solo di politici, perché allo stesso banchetto siedono dirigenti, funzionari e tecnici. I nomi sono spesso conosciuti a tutti, i loro interessi ed i loro patrimoni crescenti pure, ma come nel gioco dei quattro cantoni sono sempre li, sempre gli stessi, oggi a comandare forse meno ma domani certamente di più. Persone spesso di bassa qualità ma abili e capaci nel difendere i propri interessi, e soprattutto senza scrupoli.

Non è camorra perché non spara, non mette bombe, ma tiene in scacco un’intera economia, decide come e dove costruire, in cosa investire ma soprattutto “chi”. Chiedete ad una persona che vuole fare l’imprenditore qual’è il prezzo che deve pagare se è fuori da questo mazzo di carte...

Però, almeno i politici, non ci vanno da soli nella stanza dei bottoni, ce li mandiamo noi... e per uno che come crede nella democrazia è un colpo duro... come fare a cambiare una realtà che proprio i cittadini potrebbero cambiare ma non lo fanno?

E’ stato scritto che si dovrebbero prendere degli amministratori da altre parti d’Italia e mandarli giù... forse cambierebbero le cose ma che soluzione è quella che deve ricorrere all’ “uomo della provvidenza”?

Non mi piace... ma non so che fare...